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Adolescenti satanisti nei boschi
Tutti a Fiesole, per la baby setta

Corriere della sera 07.10.09


Fiesole, con i suoi boschi, con le radure isolate e i cimiteri poco sorvegliati, è un luogo di raduno di sette in Toscana. A lanciare l’allarme è Patrizia Santovecchi, esperta di sette per conto delle Diocesi di Fiesole, Firenze, Prato e Pistoia
Una conferenza stampa a Firenze sulle sette.

FIESOLE - «Il territorio fiesolano ha un ruolo da protagonista come luogo di raduno di sette in Toscana, alcune lo hanno scelto come sede periferica mentre altre invece lo hanno proprio eletto come territorio 'ideale' per compiere abitualmente riti delle più diverse forme». A lanciare l’allarme è Patrizia Santovecchi, esperta di sette per conto delle Diocesi di Fiesole, Firenze, Prato e Pistoia nonché presidente dell’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici (O.N.A.P.). «Le ragioni di questa scelta risiedono nel paesaggio riservato, con i suoi boschi, le radure isolate ed i cimiteri facilmente accessibili e poco sorvegliati, specialmente nelle ore notturne». Il fenomeno sette in Toscana è particolarmente presente ed in continua crescita basti pensare che dei circa 1.200 gruppi organizzati censiti in Italia circa 500 hanno una ramificazione anche nel nostro territorio, per non parlare di quelli che sfuggono a questo tipo di statistiche.

CINQUE TIPI DI SETTE - Le sette operanti vanno distinte in cinque categorie: gli orientaleggianti, le neopagane, le pseudo-cristiane, le esoteriche/magiche e quelle occultiste/sataniste. Per quanto riguarda queste ultime quello che più preoccupa è la fascia di età che attrae: «Il fenomeno delle sette sataniche assume sempre più una connotazione giovanile — spiega Patrizia Santovecchi — infatti, coinvolge ragazzini dai 14 anni in su che generalmente vengono reclutati nelle scuole o attraverso siti internet; sono di solito gruppi organizzati attorno ad una o più figure carismatiche, spesso più grandi di età rispetto alla media, e vengono indirizzati a rituali che vanno dal sacrificio di piccoli animali, alla profanazione di una tomba, ma che il più delle volte hanno natura meramente sessuale, attraverso riti orgiastici e assunzioni di droghe allucinogene». Queste «cerimonie» avvengono durante particolari momenti dell’anno a seconda della posizione delle costellazioni, «di solito sono prediletti i cimiteri — spiega Santovecchi — dove vengono creati dei cerchi con dei sassi ed all’interno di questi avvengono le orgie in modo, secondo queste credenze, da racchiudere l’energia sprigionata dai corpi che viene a sua volta potenziata dalla decomposizione dei cadaveri». A segnalare i casi alla Diocesi di Fiesole sono solitamente i genitori dei ragazzi, gli abitanti delle zone limitrofe ai cimiteri o ai boschi, ma anche diversi parroci che denunciano il furto di ostie. Talvolta sono gli stessi ragazzi a segnalare i fatti alle Sas (Squadre anti - sette presenti in ogni provincia) o alla Diocesi, ma la paura di ritorsioni e soprattutto il vuoto legislativo lasciano la situazione in uno stato di incertezza che non fa altro che favorire il fenomeno, secondo Patrizia Santovecchi, «non ci sono leggi che impediscono ad un ragazzo con più di 14 anni di fare sesso di gruppo o partecipare ad altri riti satanici, come potrebbe essere con il plagio. Spesso i ragazzi che vogliono uscire dalle sette non riescono a vincere la paura, vengono minacciati di ritorsioni nei loro confronti e della loro famiglia. Nei casi più estremi, quando ad una già precaria situazione psichica vi si aggiunge l’uso di droghe allucinogene, le vittime diventano carnefici e spesso se la rifanno sui nuovi adepti più giovani. Bisogna stare attenti a monitorare alcuni casi di suicidio tra i giovani cercando di capire se ci può essere stata un induzione o addirittura un aiuto a commettere tali atti tragici».

QUELLE NEOPAGANE - Un altro tipo di sette, che secondo le segnalazioni operano a Fiesole, sono quelle neopagane, «i loro usi sono meno macabri e scabrosi, — racconta Santovecchi — praticano dei rituali all’interno della necropoli longobarda alle spalle del palazzo comunale di Fiesole. Sono pochi e sono molto rispettosi del luogo anche per questo di solito lasciano poche tracce del loro passaggio ». Il fenomeno sette oltre che dalle varie diocesi è monitorato dalle Sas, il servizio anti sette della questura, costituito nel 2006 e presente in ogni provincia italiana, a dimostrazione dell’importanza del problema; basti pensare che solo nei primi 6 mesi del 2007 ha registrato più di 8000 mila sette di matrice satanica in tutto il paese. «Ci vorrebbero tempo, volontà e risorse, che non abbiamo, — conclude Patrizia Santovecchi — per capire a fondo il fenomeno e la sua estensione anche e soprattutto oltre l’ambito del fenomeno giovanile. Firenze e la Toscana hanno una lunga tradizione dell’occulto, pari a quella di Torino, che risale al ’400».

Alessandro Allori