Scientology rischia lo scioglimento in Francia: sei esponenti della
Chiesa, tra cui il direttore generale, Alain Rosenberg, sono sotto
processo a Parigi con l'accusa di truffa, associazione a delinquere e
uso illecito della farmacopea, il codice per il controllo della
qualita' dei farmaci. Coinvolte anche l'Associazione spirituale di
Scientology - il 'Celebrity Centre" che ha il quartier generale in
Francia - e la libreria della Chiesa che potrebbero essere chiuse. Il
portavoce di Scientology in Francia ha respinto le accuse e ha
denunciato la persecuzione contro una chiesa legittima. "E' un processo
per eresia", ha lamentato Daniele Gounord, secondo cui Scientology e'
"perseguitata" nei tribunali francesi perche' sostiene idee nuove. In
Francia, l'organizzazione fondata da Ron Hubbard e dalla moglie nel
1954, conta 45mila membri (piu' di 12 milioni nel mondo). "In Francia
si sta assistendo a un vero linciaggio mediatico di Scientology", si
legge in una nota della Chiesa che se la prende in particolare con il
piano "per la lotta ai gruppi religiosi invisi" del Miviludes,
un'agenzia del governo francese, che se adottato, lederebbe a a suo
avviso "i piu' fondamentali diritti quali: la liberta' di credo, di
associazione, il diritto ad un giusto processo, l'uguaglianza di fronte
alla legge ed il rispetto della presunzione di innocenza". "Il
carattere religioso di Scientology e' stato riconosciuto da centinaia
di sentenze, da esperti di religione in tutto il mondo e la natura
religiosa della Chiesa di Scientology e' stata formalmente riconosciuta
da 28 governi democratici", sottolinea Scientology. E' la seconda volta
in sei anni che Scientology, di cui fanno parte celebrita' del calibro
di Tom Cruise e John Travolta, si trova sul banco degli imputati in
Francia dove c'e' una legislazione molto meno tollerante che negli
Stati Uniti; ma stavolta se giudicata colpevole potrebbe essere messa
al bando, oltre a essere obbligata a pagare una multa fino a 5 milioni
di euro. Il processo prende le mosse dalle denunce presentate da due
donne, nel dicembre 1998 e nel luglio 1999: una sostiene di di aver
speso l'equivalente di oltre 20.000 euro per corsi e prodotti che la
Chiesa offre ai suoi aderenti, tra cui anche un "elettrometro" per
misurare l'energia mentale. La donna sostiene di essere stata
'adescata' per le vie di Parigi da un adepto di Scientology che le
offri' gratuitamente un test della personalita', in un momento in cui
si sentiva psicologicamente fragile: quando le fu detto che i test
erano scarsi, la donna fu indotta ad acquistare i prodotti del gruppo,
come corsi di comportamento e vitamine, che l'hanno portata al tracollo
finanziario. L'altra querelante sostiene invece di essere stata
costretta dal suo datore di lavoro, adepto di Scientology, a iscriversi
a una serie di corsi; e che quando lei oppose resistenza, fu
licenziata.
(AGI
26 maggio 2009 ore 21.24)