G.r.i.s. Gruppo Ricerca Informazione Socio Religiosa Diocesi di Rimini
Premessa
I
recenti Capitoli Generali dell’Ordine dei Predicatori hanno richiamato
la necessità di dedicare attenzione e studio alle forme di religiosità
differenti da quelle tradizionali. La loro presenza e diffusione nel
mondo costituisce una sfida teologica e pastorale non trascurabile
(cf Atti del Capitolo Generale di Bologna [1999], nn. 73-75; Atti del Capitolo
Generale di Providence [2001], n. 100).
Art. 1
E'
costituita a Roma, presso la Facoltà di Teologia della Pontificia
Università San Tommaso d'Aquino (PUST), una Cattedra di Religioni e spiritualità non convenzionali.
Art. 2
Le
istituzioni promotrici della Cattedra sono:
-
Facoltà di Teologia della
Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, con sede a Roma.
-
Gruppo di Ricerca e Informazione
Socio-religiosa (GRIS), con sede a Bologna.
Art. 3
Tematiche di approfondimento
Con
l’espressione “religioni e spiritualità
non convenzionali”, vengono indicate le 'aggregazioni' o 'esperienze'
o 'correnti culturali' solitamente
denominate con i termini: sètte
e/o culti, gruppi, movimenti, termini ai quali vengono aggiunte specificazioni quali:
alternativi, conflittuali, liberi, minoritari,
nuovi, religiosi, spirituali o simili. Tali realtà, che si distinguono
dalle religioni cosiddette “grandi”, antiche, storiche, tradizionali,
hanno ormai una presenza e un’incidenza non trascurabili non solo sul piano sociale, ma anche su quello ecclesiale, in ambito
mondiale.
L’espressione
“religioni e spiritualità non
convenzionali” si riferisce anche a quei fenomeni indicati con
i nomi New Age, esoterismo, magia, occultismo, satanismo, comunicazioni con
l’aldilà, e a tutte quelle esperienze, antiche o recenti, aventi
attinenza con le convinzioni genericamente religiose o spirituali
delle persone.
Art. 4
Finalità della Cattedra
-
Svolgere ricerche e studi
sulle tematiche di cui all’Art. 3.
-
Descrivere, valutare, discernere
le diverse esperienze religiose, para-religiose, pseudo-religiose,
spirituali.
-
Realizzare studi comparati
sulle singole aggregazioni o sui singoli fenomeni oggetto di approfondimento.
-
Offrire corsi sia di valenza
accademica, sia di carattere culturale e formativo.
-
Formare e orientare gli operatori
pastorali (sacerdoti, religiosi e laici) nell’ambito delle tematiche
di cui all’Art. 3.
Art. 5
Attività della Cattedra
A. Formative
-
Corsi, seminari, convegni,
conferenze, meeting, tavole rotonde, ecc.
-
Ricerca, studio e approfondimento
dell'identità delle esperienze che sono oggetto dello studio.
-
Promozione di momenti di incontro,
confronto e dialogo, ove ciò sia possibile e opportuno, con le realtà
di cui all’Art. 3.
-
Laboratori didattici formativi.
B. Di supporto alla
formazione
-
Creazione di un centro di
documentazione.
-
Creazione di una biblioteca
specializzata.
Art. 6
Autorità della Cattedra
Le
seguenti autorità compongono il Consiglio della Cattedra (d’ora innanzi
denominato Consiglio):
-
Il Decano pro-tempore della Facoltà di Teologia della PUST che è anche
il Direttore della Cattedra.
-
Il Docente Referente della Cattedra, nominato ad triennium dal Consiglio della Facoltà
di Teologia (CFT) della PUST.
-
Il Segretario Nazionale pro-tempore del GRIS.
-
Il Referente nominato ad triennium
dal Consiglio Nazionale del GRIS.
Presidente
del Consiglio è il Direttore della Cattedra.
Il
Consiglio è chiamato a redigere il programma delle attività annuali,
che dovrà essere sottoposto all’approvazione del CFT della PUST.
L'invito
dei Docenti collaboratori della Cattedra sarà realizzato secondo gli
Statuti della PUST e le norme della Facoltà di Teologia.
Art. 7
Regolamento didattico della Cattedra
La
partecipazione degli studenti e degli uditori alle attività della
Cattedra è subordinata al possesso dei
requisiti di ammissione approvati dal CFT.
Il
CFT autorizza anche:
- la tipologia delle forme didattiche (formazione
a distanza; esami; valutazione delle attività svolte)
- l’eventuale rilascio di crediti formativi.
Art. 8
Gestione amministrativa della Cattedra
La
gestione amministrativa della Cattedra compete al Consiglio indicato
all’Art. 6.
Il
Consiglio ha il compito di gestire i fondi della Cattedra e di redigere,
alla fine dell’anno solare, i bilanci consuntivo e preventivo che
dovranno essere sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione
della PUST e della Giunta Esecutiva del GRIS.
Il
Consiglio può deliberare, nelle sedute ordinarie e straordinarie,
con la maggioranza dei membri presenti.
Il
Consiglio può deliberare modifiche al presente Statuto con il voto
favorevole della maggioranza dei suoi membri componenti e con l’approvazione
del CFT della PUST.
Il
patrimonio della Cattedra è inizialmente costituito da beni mobili
il cui valore, quantificato in Euro 5000 (cinquemila), è costituito
dai contributi versati dalle istituzioni promotrici nelle seguenti
percentuali:
Facoltà
di Teologia della PUST 40%
La
Cattedra trarrà i mezzi finanziari per lo svolgimento delle sue attività
dalle quote di iscrizione degli studenti, concordate con le Autorità
amministrative della PUST e promuovendo iniziative dirette al reperimento
di fondi nel rispetto delle leggi vigenti.
Art. 9
Nel caso di scioglimento per qualsiasi causa della Cattedra,
i beni gestiti dalla stessa verranno acquisiti dalla Pontificia Università
San Tommaso d’Aquino, ad eccezione di quelli di proprietà del GRIS.
Roma, 15 novembre 2005, Festa di S. Alberto Magno